Fino al 13 settembre il Teatro Stabile di Torino e TPE – Teatro Piemonte Europa propongono un cartellone estivo, ideato in sinergia per superare le difficoltà del lockdown.
Il pubblico del Teatro Stabile di Torino si stava abituando ormai da un paio d’anni al Prato Inglese, il segmento estivo della stagione che prevedeva l’offerta di celebri titoli shakespeariani all'interno di un Teatro Carignano in modalità Globe Theatre londinese, con gli attori che recitano invadendo la platea (priva di gran parte delle poltrone) e gli spettatori a godersi lo spettacoli dai palchi e dal loggione.
Nell'era del Covid-19, superato il lockdown, si è reso necessario reinventarsi ulteriormente: così i due principali teatri pubblici torinesi (Teatro Stabile di Torino e TPE - Teatro Piemonte Europa) coinvolgendo lo storico Festival delle Colline Torinesi, hanno realizzato per la prima volta un cartellone integrato, sperimentando un nuovo modello di collaborazione nato per contrastare la crisi dello spettacolo dal vivo.
Una programmazione senza interruzioni
La stagione estiva al Teatro Carignano, intitolata Summer Plays, prevede tre mesi di programmazione ininterrotta, dal 15 giugno al 13 settembre 2020, con 16 titoli di drammaturgia contemporanea, a cui si aggiungono altrettanti appuntamenti inseriti nella sezione Extra Plays.
I testi proporranno sottili rimandi al presente, scandagliando diversi aspetti della società: oltre a nuove produzioni firmate da Valerio Binasco - direttore artistico del Teatro Stabile di Torino e Valter Malosti - direttore di TPE - il programma prevede l'allestimento inedito di Locke, spettacolo diretto e interpretato da Filippo Dini tratto dall'omonimo film del 2013.
Il dramaturg residente del TST, Fausto Paravidino, cura un ciclo di quattro incontri, intitolato Playstorm: Instant Theatre, nel quale porterà in scena insieme ad un gruppo di attori, le notizie più significative e curiose della settimana, facendo irrompere sul palcoscenico l’informazione globale (ogni mercoledì, dal 1° al 22 luglio, ore 18.30).
Dal 18 giugno al 30 luglio sono previste le Lezioni shakespeariane: sette registi di generazioni diverse raccontano le scene più celebri di altrettanti capolavori di Shakespeare. Infine il Teatro Carignano ospita, dall’8 luglio al 2 agosto, la messinscena de Il mago di Oz, firmato da Silvio Peroni.
Un cartellone "Made in Turin"
Coinvolgere nel progetto il Festival delle Colline Torinesi - che quest'anno avrebbe dovuto festeggiare i 25 anni di attività - sancisce la forte matrice contemporanea di un cartellone che rivendica orgogliosamente la presenza artisti di diverse generazioni, legati al territorio.
"Una stagione estiva Made in Turin": così la definiscono Valerio Binasco e Valter Malosti, artefici di un cartellone dove si conquistano il loro spazio numerosi artisti molto apprezzati dal pubblico torinese, quali Laura Curino, Michele Di Mauro, Eugenio Allegri, Matthias Martelli, Gabriele Vacis, Jurij Ferrini, Beppe Rosso e la compagnia Il Mulino di Amleto, diretta da Marco Lorenzi.
Un ritorno alla normalità... per chi se lo può permettere
A fare da cornice a questa intensa estate teatrale sarà la suggestiva sala del Teatro Carignano, che, nella sua platea riconfigurata, potrà ospitare fino a 200 posti a sedere, garantendo il distanziamento interpersonale,come previsto dalle norme vigenti. Nel foyer e nella sala del teatro saranno disposte tutte le misure igienico-sanitarie e di sicurezza necessarie per preservare la salute del pubblico e del personale.
Gli organizzatori auspicano che la proposta "rappresenti un progressivo ritorno alla normalità". Una normalità, che, sul piano pratico, deve comunque fare i conti con le stringenti (e lacunose) disposizioni governative in materia di spettacolo dal vivo, che, rendono ancora più evidenti le sostanziali differenti tra il teatro pubblico (che può contare comunque sui contributi del Fus) e il teatro privato (la cui sopravvivenza è legata allo sbigliettamento).